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L’ENOGASTRONOMIA CITTADELLESE

LA CUCINA TIPICA VENETA e CITTADELLESE: 

Nel Cittadellese, dove è grande il rispetto per le antiche tradizioni enogastronomiche, le radici della cucina provengono dalla vita agreste e di campagna. La polenta fa da padrona in tutte le sue versioni, gialla, bianca e persino dolce, con la famosa torta chiamata “La Polentina di Cittadella ”, dolce tipico dal 1850. Assieme alla polenta non possono mancare “gli osei”, vari tipi cacciagione, ma anche pesce, soprattutto di acqua dolce. Sono presenti i piatti della tradizione veneta provenienti dalle altre provincie che hanno influenzato questo territorio come il radicchio e il baccalà.
I primi piatti più famosi nel Cittadellese sono il risotto ricco alla padovana, il risotto con asparagi di fontaniva, la tipica pasta e fagioli, bigoli all’anitra, sempre buonissime le paste fatte in casa.
I secondi piatti di carne offrono tipici sapori di campagna come il cappone alla canevera, i bolliti. I secondi di pesce, freschissimo, poichè pescato direttamente nei laghetti a ridosso delle sponde del fiume Brenta, sono a base di storione e trota. Il pesce di mare appena pescato dalla costa adriatica e dalla laguna veneziana arriva in direttamente nel vostro piatto, più che fresco!
Generosi i vini padovani, noti da tempo e già esaltati dal Petrarca e dal Ruzante e oggi riproposti dalla serietà e dalla competenza dei vignaioli riuniti nel Consorzio vini D.O.C. dei Colli Euganei e di Bagnoli.
Nei vari comuni del Cittadellese si perpetua la millenaria tradizione della produzione del gustoso Grana Padano e dell’Asiago (Pressato o d’Allevo), solo alcune delle specialità D.O.P. del territorio Cittadellese, fiero dei suoi prodotti tipici: la polenta gialla o bianca, la farina di mais Biancoperla, il formaggio Montasio, il Radicchio Variegato Castelfranco, l’Asparago Fontanivese De.C.O., il Torrone di San Martino di Lupari, la torta Pinza, la grappa Brugnolaro, “La Polentina di Cittadella” in vendita nei negozi del centro storico e presso il Panificio D.D. Orsolan di Orsolan Dario, Via Molino, 29 – 35014 Fontaniva (Padova), il cioccolato Morisco il puro cioccolato in vendita presso il laboratorio artigianale in via Borgo Vicenza, 111 a Cittadella.

L’APERITIVO DI CITTADELLA: IL MEZOEVO DI CAFFE’ MILANO

“ Ma hai tu mai visto il sole sorgere, almeno una volta, dal Monte Grappa, o sentito nel sangue dentro di te il crepuscolo di giugno sulle Dolomiti?,( le Piccole Dolomiti, vicino al Pian delle Fugazze), o gustato il liquore Strega a Cittadella? o camminato per le vie di Vicenza, di notte, mentre la luna ti bombardava? ”

Da queste poche righe traspare il grande amore che Ernest Hemingway provava per la nostra terra che conobbe giusto cento anni orsono come autista di ambulanze durante la Grande Guerra e che frequentò spesso durante la sua vita.
La cultura dello stare in compagnia, del rammentare le nostre tradizioni, del ricordare la nostra storia, del tramandare la nostra parlata, hanno indotto Christian Conte del Caffè Milano a pensare a qualcosa di piacevole che mettesse assieme tutte queste cose.
Cosa meglio di un aperitivo? Che magari contenesse del liquore Strega? Che nel suo nome ricordasse con la nostra parlata l’antica origine di Cittadella? Presto fatto: è nato l’aperitivo “Mesoevo.”
Con queste premesse, convincere l’Amministrazione comunale, l’Ufficio Turistico e la Pro Cittadella, a presentare al pubblico un prodotto che può rappresentare noi Cittadellesi, “l’aperitivo cittadellese” è stato un gioco da ragazzi.

L’aperitivo Mesoevo, ideato in collaborazione con Christian Lorenzato, è composto da liquore Strega, “Mezzo e Mezzo” Nardini, selz e foglie di menta fresca. La frase in apertura è contenuta nel racconto “La scomparsa di Pickles Mc Carty” che Ernest Hemingway scrisse nel 1919 all’indomani del suo rientro in patria, a guerra appena conclusa.
E’ la storia di un pugile italo-americano della California che sparisce dalla circolazione e che un giornalista ritrova arruolato tra gli Arditi a Ca’ Erizzo per combattere sui fronti del Grappa e dell’Asolone. A Ca’ Erizzo era residente anche Hemingway, autista della Sezione Uno delle ambulanze della Croce Rossa Americana.
Il racconto, riscoperto negli anni settanta e noto come manoscritto MS 843, rimase inedito fin dopo la morte dell’autore. Contiene riferimenti e informazioni sulla Grande Guerra nel nostro territorio frutto della conoscenza diretta con l’unità combattente di questo corpo speciale d’assalto.

LA TORTA DI CITTADELLA: LA DAMA DEI CARRARESI DI CARRARESI BISTROT

“La Dama dei Carraresi” nasce dall’idea di Massimo Beghin, de i Carraresi Bistrot, e Francesco Rossi con la sua personale e originale ricetta. Insieme hanno voluto creare un dolce che ricordasse sapori antichi e che fosse un simbolo della storica Cittadella. Ispirandosi ad una tradizione di oltre 150 anni, che affonda le sue radici nell’allora Caffè dei Nobili, hanno dato vita ad un dolce delicato e raffinato, dal colore dell’oro, ricoperto di soffice zucchero a velo.

I Carraresi Bistrot si trova in Via Marconi, di fianco a Palazzo Pretorio.

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