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CITTADELLA SI PREPARA ALL’ANNO DEL TURISMO DELLE RADICI

Il ministero ha decretato che il 2024 sara’ l’anno del turismo delle radici

Il Ministero ha decretato che il 2024 sarà l’ “Anno del Turismo delle Radici” e questo progetto nazionale in fase di definizione è già stato considerato uno tra i più importanti degli ultimi anni. A questo proposito l’Ufficio Turistico Iat di Cittadella si sta documentando riguardo questo importante tema del 2024 e denominato appunto “Turismo delle Radici”.
Dopo aver partecipato attivamente al convegno indetto dalla Regione Veneto per sensibilizzare su questo argomento, si sono sostenuti dei corsi di formazione online, protesi ad impostare il nostro personale progetto cittadellese di accoglienza turistica, dedicato ai viaggiatori che arrivano da altri continenti e che hanno la peculiarità delle origini italiane.

Questi appuntamenti online hanno dato modo di pensare a nuove strategie per potenziare i flussi provenienti da Brasile e America Latina che cercano in Italia i loro antenati e la storia delle loro precedenti generazioni.
Lo Iat inoltre è stato presente anche alla Borsa Italiana del Turismo delle Radici, a Mestre, il 23 e 24 novembre 2023, per rendere operative le sinergie con altre destinazioni turistiche vicine.

Una prima parte di questo progetto turistico si è già concretizzata, grazie all’intervento del Comune. Cittadella è presente all’interno del video promozionale pubblicato dal Ministero, dedicato all ‘Anno del Turismo delle Radici 2024.
Nel video https://www.youtube.com/watch?v=_b3e2oHArKQ al minuto 1:23 sono presenti le nostre Mura. Il video si trova all’interno del sito del Ministero degli Esteri nella pagina https://www.esteri.it/it/servizi-consolari-e-visti/italiani-all-estero/turismo-delle-radici/ e sarà visionato da tutti quei visitatori che abitano in un altro continente e che nel 2024 sceglieranno l’Italia come destinazione del loro viaggio, avendo origini italiane.

Ufficio Turistico e Comune sono quindi in fermento per cogliere le opportunità ed il prestigio che arriveranno in questo prossimo 2024. Cittadella è già meta di un turismo proveniente dall’ Argentina e Brasile, soprattutto grazie al gemellaggio con Nova Prata, volto a riscoprire le origini cittadellesi degli emigranti oltre oceano
L’Anno delle radici italiane sarà quindi un grande evento di forte richiamo per i discendenti degli emigrati italiani nel mondo, e Cittadella si sta preparando per una serie di iniziative volte ad accogliere più flussi turistici possibili relativi questo particolare target di visitatori.

Il “Turismo delle Radici” è un’offerta turistica strutturata attraverso appropriate strategie di comunicazione, che coniuga alla proposta di beni e servizi del terzo settore (alloggi, eno-gastronomia, visite guidate) la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine degli italiani residenti all’estero e degli italo-discendenti che sono stimati in un bacino di utenza che sfiora gli 80 milioni di persone.
Nel 1997 l’ENIT inseriva nella categoria «Turista delle Radici» 5,8 milioni di viaggiatori che visitavano il nostro paese. Nel 2018, undici anni dopo, questo numero era aumentato a 10 milioni (+72,5%). Nel 2018 il flusso economico in entrata generato dal Turismo delle Radici è stato pari a circa 4 miliardi di euro (+7,5% rispetto all’anno precedente).

Il “Turismo delle Radici” è un’idea su cui dedicare investimenti e ricerca perchè è in grado di coinvolgere le nostre comunità all’estero, ha la potenzialità di amplificare la rete dei musei e delle associazioni che si occupano dell’emigrazione italiana, favorendo la sistematizzazione delle attività dedicate all’approfondimento della storia locale, della lingua e della cultura italiana. Crea e divulga degli itinerari standard a cui abbinare esperienze personalizzate (ad esempio degustazioni di prodotti tipici o possibilità di svolgere attività artigianali o ancora di partecipare a sagre e feste locali), promuove esperienze di working holidays in Italia per i nostri connazionali all’estero: il turismo delle radici consente di ripartire da esperienze autentiche a contatto con il territorio, da proporre ai giovani con origini italiane, esperienze che sostengono il lavoro artigianale e le filiere produttive.

 

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