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Sabato si svela la fine del restauro del Leone alato

Il Leone alato di piazza Monsignor Rossi a Cittadella, simbolo del legame storico con la Serenissima Repubblica di Venezia, è pronto a risplendere dopo un accurato restauro. Sabato 7 settembre alle 18 – in occasione della Festa dei Veneti – i cittadini avranno l'opportunità di ammirare nuovamente questo emblema della città, al centro di un'opera di restyling del valore complessivo di 20 mila euro, reso possibile grazie anche a un contributo regionale di 5 mila euro. L'intervento è stato eseguito dalla ditta Passarella Restauri di Padova, con la supervisione del geometra Simone Bernardi per il coordinamento della sicurezza. Il Leone di San Marco, posizionato sulla sommità del monumento ai caduti della Prima guerra mondiale, sormonta una base con un'epigrafe in latino: "Heroum Nomina Servo" ("Conservo i nomi degli eroi"). Questo imponente simbolo non rappresenta solo la memoria dei caduti, ma è anche un ricordo tangibile della storica fedeltà di Cittadella alla Serenissima. Nel 1797, con la caduta della Repubblica per mano di Napoleone Bonaparte, il generale Victor ordinò la rimozione delle insegne di Venezia, compreso il Leone di San Marco. Tuttavia, la comunità riuscì a salvare tre Leoni, nascondendoli con la speranza di poterli un giorno ripristinare. E così fu: il più importante di questi, oggi al centro del restauro, venne ricollocato nel 1923 sopra la colonna in piazza Duomo. Gli altri due Leoni, uno situato nel Palazzo della Loggia e l'altro, più piccolo, detto il "leoncino", sopra il portale del Pretorio, completano la triade dei Leoni Marciani di Cittadella. Questi monumenti sono testimoni silenziosi di una storia di resistenza e devozione, simboli del profondo legame della città con la Serenissima. «Ho voluto fortemente il restauro del Leone Marciano in centro storico», spiega l'assessore ai lavori pubblici della città murata, Marco Simioni, «simbolo del nostro glorioso passato con la Serenissima Repubblica di Venezia. Leone sfuggito miracolosamente alla furia di Napoleone. Infatti, con gli uffici abbiamo recuperato dei documenti storici che lo riguardano. Ora che il restauro è concluso sveleremo un misterioso aneddoto», lasciando intendere che ci sia ancora molto da scoprire su questo affascinante pezzo di storia. Sabato sarà il giorno in cui il Leone tornerà a guardare fiero i cittadini di Cittadella, rinnovando quel legame che, secoli dopo, ancora unisce la città alla sua gloriosa storia. — s.b.

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